Camera Ottica
Brani estratti
Da Camera ottica (Baroni, Viareggio 2001)
- Emicrania
La dura madre ospita
affilata spada
nei crepacci del cervello
Non sono padrona d'altro
che di un dolore pelvico
che come ferita inguinale mi trapassa
ma decentrata in alta sfera
intellettualizzata
così conforme del resto
a donna di pensiero
Mi compiaccio
Sola vegeto sul suo nobile alato
cerebro occidentale emisfero
Logos trash (sul cavalcavia)
Ah, l'Amore
le cui forme
(I corpi) dissoluti-dissolti
Anime chiare (I corpi)
anime vele
autentiche come chimere
Anonime aporie
gesti irrisolti
pendenze trascorsi-morti
Volti assassini
seni cosce
sembianze di cielo
Putrefazioni
storie d'asfalto
esondazioni d'organi
fognature dissepolte
Psicanalisi post femminista
E' il punto G che conta
il cerchio l'O di Giotto
sostare sulla soglia
con la porta socchiusa
Ehi, dico, piano
non occorre scardinare
che non c'è serratura
Brigatista d'immagine
Guerrigliera delle mie parole
gestivo uno sguardo diritto
e ti schiacciavo il naso contro il muro
sul mio Wonderbra che ingessa
per farti finalmente guardare
al muro in orizzontale appesa
Ora che il fiume si è seccato
con te spartisco il pane nero
l'assassinio del discorso rotto
In fiamme le parole vanno a ruba
giù per il sentiero della trama
sconnesse hanno perso il filo
levata l'armatura
ohi mi s'è smagliato il seno!