Poesia!
Terzine per un ingrato
*
ho visto un pavone nel prato
pancia blu stregato
volato su un ramo spezzato
ti spiavo da lontano
ero il mio gatto nero fatato
tu l´occhio attonito piumato
*
non so perché sono
e se per te un´altra dell´altra
difficile spiegarlo all´altro
da dentro il lume
del tuo occhio inciso
del tuo immobile sorriso
*
il padre confessore è morto?
forse l´ho ammazzato io
caso di suicidio o deicidio il mio?
*
sapessi almeno
cos´altro m´aspetta
se la Rossa Regina
o il Moscone, un Drago
il Pavone, o della Lepre
la marzolina stagione?
*
ha fattezze strane
la cosa immaginata
del dirigibile la stazza
sottoposta all´aria ai venti
alle nubi alle correnti
l´ho detto al reverendo
lui sostiene- pur mentendo
è questione mia piccina
di specchi riflettenti
*
poiché il morto è in casa
e chi sta in casa più non vive
tengo aperti i battenti
come vorrei che l´altro
in veste del dio fiume fluisse
dall´infero mi rapisse
*
una piccola melagrana t´ho regalato
regalo di Natale fecondo per l´ospite
ingrato che sei di me indesiderato
*
so che non sei
o meglio non puoi
ma se voglio io tu vuoi?
*
credimi non so se sia
ripetizione questa
ma poi è tua o mia?
eppur disposta tuttavia
ad ascoltarti usarti sviscerarti
un´altra volta ancora amarti
*
a te parlo con te cerco d´imparare
ma sei sicuro che la nostra prigione
sia l´essenza o l´origine del male?
*
chissà per te di dove sono
e se sono qual è l´ essenza
se trasgressione o abbandono
se solo d´allodola il richiamo
oppure dolorosa assenza
tua misteriosa resistenza